Una fiaccolata per Ciro, lo studente di 16 anni morto giovedì scorso dopo una caduta dalla finestra di un’aula della sua scuola, è il momento più toccante del Vesuvio Pride 2024. Circa mille persone hanno sfilato oggi, sabato 28 settembre, per le strade di Torre del Greco, la città ancora scossa dalla tragedia, quella in cui Ciro studiava all’Istituto Scolastico “Pantaleo” ma dove ha anche trovato una morte assurda e prematura. Una morte che resta sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. “Avevamo già deciso di dedicare il Pride al tema dell’importanza della scuola e alla lotta contro ogni forma di bullismo e discriminazione” così Antonello Sannino, portavoce del Vesuvio Pride e presidente Arcigay Napoli.
Il corteo, partito nel pomeriggio da Piazza Santa Croce, ha manifestato anche contro l’approvazione da parte della Commissione Cultura della Camera, a prima firma del deputato leghista Rossano Sasso, di una risoluzione contro le drag queen nella scuola “ultimo atto di una precisa strategia volta a colpire le persone LGBTQIA+ in molti modi” hanno dichiarato gli organizzatori del Pride in una nota stampa.
Diverse le personalità del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo presenti. Tra gli ospiti: Francesca Pascale; l’ex parlamentare Monica Cirinnà; il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone; il regista Ivan Cotroneo; Francesca Vanni Piccolo, primo dirigente scolastico gay in Italia e madrino della manifestazione; il senatore Sandro Ruotolo; l’astrofisica di Torre del Greco, Clementina Sasso. Per il Comune ha preso la parola il vicesindaco Michele Polese. Presente anche la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia, l’assessore del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo.
“La morte di Ciro ha rafforzato il senso della manifestazione – ha detto Danilo Di Leo presidente dell’associazione Pride Vesuvio – perché il Pride di Torre del Greco ha messo al centro la rivendicazione della libertà di ogni persona. Non soltanto, dunque, appartenente alla comunità LGBTQIA+. Ciro, forse, sarebbe stata vittima di bullismo. Non lo so di preciso, saranno gli organi inquirenti ad appurarlo”. ”.