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Tragedia nel Mediterraneo: 2.200 morti nel 2024 tra cui 112 bambini

Tragedia nel Mediterraneo: 2.200 morti nel 2024 tra cui 112 bambini

Nel 2024, il Mediterraneo ha continuato a essere un cimitero per migliaia di migranti con oltre 2.200 persone morte cercando di raggiungere l’Europa. Questi i dati forniti dall’ultimo allarmante rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF). Tra le vittime 112 erano bambini. Quasi 1.700 morti sono stati registrati sulla rotta del Mediterraneo centrale fra Libia, Tunisia e Italia.

A rendere nota la drammatica cifra è Regina De Dominicis, direttrice dell’Ufficio regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale, che ha sottolineato come, tra coloro che migrano, una persona su cinque sia minorenne, spesso in fuga da conflitti violenti e dalla povertà. Il bilancio tragico include infatti centinaia di bambini e adolescenti, che affrontano viaggi sempre più pericolosi. L’UNICEF ha evidenziato l’urgenza di proteggere i minori, che rappresentano una delle categorie più vulnerabili di questa crisi migratoria, esponendosi a rischi enormi di abuso, traffico e morte durante il percorso.

Chiediamo ai governi di adottare il Patto sulla migrazione e l’asilo, ponendo al centro la protezione dei bambini, garantendo percorsi sicuri e legali, operazioni coordinate di ricerca e salvataggio, accoglienza comunitaria e accesso ai servizi di asiloha inoltre dichiarato De Dominicis.

L’ultima strage del 2024 si è registrata durante la notte di Capodanno quando, a largo di Lampedusa, un’imbarcazione con a bordo 20 migranti è affondata a pochi chilometri dall’isola. La guardia di finanza è riuscita a salvare sette persone. Tra queste un bambino di otto anni.

foto archivio Arci Mediterraneo

Arci Mediterraneo
Arci Mediterraneo impresa sociale srl è un'organizzazione che lavora per la pace, l'accoglienza ed i giovani dal 1990, data della sua fondazione