“Il Pride di Napoli sia occasione di battaglia politica. Da parlamentare, ora, sto vivendo un momento di disagio terrificante. Questo governo gioca sulla pelle delle persone, delle famiglie e dei loro bambini”. Così l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite al Real Albergo dei Poveri in piazza Carlo III a Napoli, ha aperto il Pride Park 2023, villaggio dei diritti: settimana di eventi, convegni, assemblee pubbliche sullo stato di salute della democrazia italiana, a tutela dei valori della Costituzione, per la difesa dei diritti civili e sociali delle persone LGBTQI+ e non solo. “La situazione della democrazia in Italia? Instabile, pericolosa. Lo dimostrano sia la magistratura, con gli ultimi 33 atti di nascita impugnati dalla Procura di Padova per altrettanti atti di nascita “registrati con due mamme”, sia le mosse del governo Meloni, che propone come reato universale la maternità surrogata o per altri. Si tratta di comportamenti inaccettabili” rincara la dose Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli. Tanti ancora gli ospiti di eccezione della prima giornata del Pride Park. Dalla senatrice del Pd, Monica Cirinnà, collegata in videoconferenza, passando per la deputata 5 Stelle Gilda Sportiello. E, ancora: Riccardo Magi (+Europa); Annamaria Palmieri (ex assessora alla Cultura di Napoli); Salvatore Simioli (avvocato Arcigay Napoli); Daniela Lourdes Falanga (Arcigay Napoli); Alice Luchini (Famiglie Arcobaleno); Chiara Piccoli (ALFI); Federico Maria De Luca (Rete Lenford). A moderare il primo dibattito su “Diritti Civili e Diritti Sociali”, assieme ad Antonello Sannino, Ileana Capurro. “Sono fascisti e oscurantisti, inutile girarci attorno. Il governo Meloni sta intaccando le libertà, l’autodeterminazione soprattutto delle donne e delle coppie omogenitoriali. Vi pongo una semplice riflessione: una donna può decidere di abortire, ma non di “prestare” il suo utero come atto di generosità. Tutto questo è inconcepibile. Anche il mio partito, il Pd, deve assumere in merito una posizione netta. La segretaria Schlein sia dura, chiara, coerente: esprima un posizione di totale contrasto” così la senatrice Dem Monica Cirinnà, prima firmataria della legge 76/2016 che ha istituito le Unioni civili in Italia sia per le coppie omosessuali sia per quelle eterosessuali. “Ho un mio corpo come tutti, ho diritto alla cure mediche: diciamo finalmente basta ai mafiosi istituzionali” ha attaccato ancora Daniela Lourdes Falanga. “Il momento è davvero pericoloso. Il governo Meloni sta attaccando i diritti dei nostri figli: istruzione, salute, successione ereditaria. Siamo in piazza per difendere noi e loro” ha detto Alice Luchini (Famiglie Arcobaleno). “E’ una tragedia, le famiglie arcobaleno sono nel mirino” ha aggiunto la deputata Chiara Sportiello. I dibattiti del Pride Park proseguiranno fino al 30 Giugno. Di seguito, il programma completo:
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