Un’importante giornata di informazione e sensibilizzazione dedicata alla salute quella svoltasi il 6 novembre, a Porto Torres, dove Arci Mediterraneo gestisce il relativo progetto SAI di Accoglienza. Tredici beneficiari del progetto, tutti di origine africana, hanno discusso e approfondito il tema della prevenzione con particolare riguardo alla Schistosomiasi: patologia endemica molto presente in alcune aree dell’Africa, spesso derivante dal contatto con acque dolci infette.
A guidare l’incontro è stata la dott.ssa Agnese Colpani (Reparto Infettivologia Ospedale Sassari) che ha illustrato ai presenti la natura della Schistosomiasi, malattia parassitaria comunemente associata a pratiche quotidiane come il nuoto, la pesca e il lavaggio dei vestiti in acque dolci non trattate. Tra i Paesi in cui questa patologia è particolarmente diffusa c’è il Mali, dove la malattia rappresenta un serio rischio per la salute pubblica. La dottoressa si è poi soffermata sulle sue modalità di trasmissione e sui potenziali danni all’organismo, da quelli che possono colpire gli organi interni fino ad arrivare alla presenza di sintomi cronici che debilitano gravemente le persone colpite.
La prevenzione è stato uno degli aspetti chiave trattati durante l’incontro. La dottoressa Colpani ha infatti spiegato come uno screening regolare possa fare la differenza per una diagnosi precoce, permettendo di avviare tempestivamente trattamenti adeguati. I nostri beneficiari hanno ascoltato con attenzione, dimostrando un forte interesse verso il tema, partecipando attivamente alla discussione, ponendo domande approfondite sulla malattia e sui metodi di prevenzione. La presenza di mediatori culturali ha reso possibile una comunicazione chiara e immediata, facilitando una comprensione reciproca.
Al termine dell’incontro, Arci Mediterraneo ha invitato i suoi beneficiari a partecipare a uno screening sanitario programmato per il prossimo 14 novembre. L’iniziativa, che offrirà test di diagnosi per la Schistosomiasi, oltre che per l’Epatite B, l’Epatite C e l’HIV, comprendendo esami strumentali specifici in collaborazione con il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sassari, rappresenta un’opportunità importante per valutare lo stato di salute dei beneficiari e intervenire, se necessario, con trattamenti tempestivi.