Ci sarà anche Arci Mediterraneo, rappresentata dall’amministratore unico Mariano Anniciello, domani, 26 settembre alle ore 11, a Torre del Greco. L’occasione è davvero importante. Nella città del corallo sarà infatti inaugurata “Officina Cimaglia”, un bene confiscato alla camorra e restituito alla cittadinanza. Situato in Via Cimaglia, 11, l’ex covo di camorra si trasformerà in uno spazio aperto e inclusivo, destinato a ospitare una serie di progetti e laboratori, tra questi la redazione di Radio Pride, testata giornalistica nata per dare spazio e voce alle persone LGBTQIA+.
“Il progetto “Officina Cimaglia” prende vita da una assegnazione, a seguito di un Avviso Pubblico, dell’ANBCS (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata) all’omonima ATS (Associazione Temporanea di Scopo) con capofila l’associazione Pride Vesuvio, in partenariato con Antinoo Arcigay Napoli e Humans – si legge in un comunicato stampa ufficiale – . Officina Cimaglia garantirà da subito uno spazio di accoglienza per le persone LGBTQAI+ (e non solo) vittime di discriminazione, odio o marginalità, un luogo di primissima accoglienza, dove iniziare ad essere sé stessi e a creare una propria autonomia”.
All’inaugurazione, oltre ad Arci, saranno presenti: Alessandro Cecchi Paone: noto volto televisivo e giornalista; Daniela Lombardi: dirigente ANBSC; Luigi Mennella: Sindaco di Torre del Greco; Mario Morcone e Loredana Raia: rispettivamente assessore per la legalità e vicepresidente del Consiglio per la Regione Campania; Antonio De Iesu: assessore per la legalità del Comune di Napoli; Danilo Di Leo, per Pride Vesuvio; Antonello Sannino per Antinoo Arcigay Napoli; Massimo Mola per Humans; Vincenzo Sbrizzi, direttore di Radio Pride.
Inoltre è prevista la presenza di Don Ciro Cozzolino e Marino Di Palma per LIBERA, di Giuseppe Scognamiglio di Radio Siani, Giuseppe Tufano per Radio Masaniello e delle associazioni LGBTQIA+ del territorio. “Officina Cimaglia rappresenta un simbolo di rinascita e di speranza per il nostro territorio”, ha dichiarato Danilo Di Leo, presidente di Pride Vesuvio. “Questo luogo, un tempo segnato dalla criminalità organizzata, diventa un faro di luce, un esempio di come sia possibile riconquistare spazi e restituirli alla comunità. Insieme per una società più giusta, contro ogni forma di discriminazione e di violenza”.