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Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS. A Napoli il test gratuito con sfogliatella

Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS. A Napoli il test gratuito con sfogliatella

Domenica 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale contro l’HIV/AIDS, Napoli e le associazioni LGBRQIA+ promuovono una giornata per la prevenzione e contro lo stigma. “Piazza San Domenico Maggiore sarà il cuore pulsante della giornata, dove dalle ore 10:00 alle 21:00 si svolgerà il consueto evento organizzato da Antinoo Arcigay Napoli, in collaborazione con Pride Vesuvio Rainbow, l’Ospedale Cotugno e con il supporto del CSV di Napoli e del progetto We-Test. L’iniziativa gode del patrocinio morale del Comune di Napoli e della Città Metropolitana di Napolisi legge in un comunicato diffuso dall’associazione Antinoo Arcigay Napoli.

Una giornata all’insegna della prevenzione

Dopo il successo dello scorso anno con “Pizza e Test” e “Tarallo e Test”, quest’anno l’iniziativa si rinnova con una nuova proposta: “Ama oltre la sfoglia: scegli la prevenzione”. In collaborazione con Leopoldo, chi effettuerà il test (HIV e Sifilide, rapido, anonimo e gratuito) potrà infatti degustare una squisita sfogliatella. “L’evento – prosegue la nota stampa – sarà un’opportunità per informarsi sulle modalità di trasmissione del virus, sui metodi di prevenzione e sulle cure disponibili. Saranno presenti operatori sanitari e operatori alla pari che offriranno test rapidi gratuiti, informazioni e consulenze“.

I dati 2023 dell’Istituto Superiore di Sanità

Secondo i dati pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel 2023 si è tornati vicini ai livelli Pre-Covid. La maggior parte delle infezioni derivanti da rapporti sessuali riguardano per il 38,6% gli MSM (uomini che fanno sesso con uomini), per il 26,6% uomini che hanno rapporti etero e per il 21,1% donne che hanno rapporti etero. Le nuove diagnosi di HIV nel 2023 sono state 2349, in aumento rispetto alle 2140 del 2022 e vicine alle 2510 registrate nel 2019“.

Scarsa cultura della prevenzione nel nostro Paese

Infine, il dato che conferma le carenze nell’approccio culturale al test e alla prevenzione: “le motivazioni che hanno indotto le persone con nuova diagnosi HIV a fare il test riguardano per il 35% persone che lo hanno fatto a seguito di sintomi HIV correlati, solamente per il 19,6% persone che lo hanno fatto in seguito a comportamenti a rischio infezione, e ancora meno, per il 12,3%, persone che lo hanno fatto per controlli di routine, in seguito a screening o campagne informative” concludono da Arcigay Napoli.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai seguenti contatti: salute@arcigaynapoli.org e +393283852010.

Arci Mediterraneo
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