Arci sostiene il Terzo Forum dei beni confiscati. Appuntamento l’11 e il 12 ottobre a Napoli

Torna il Forum Espositivo Nazionale dei Beni Confiscati. La terza edizione si svolgerà il prossimo 11 e 12 ottobre 2024 alla Stazione Marittima di Napoli. L’evento, voluto dalla Regione Campania tramite l’assessore alla Legalità, Sicurezza e Immigrazione, Mario Morcone, rappresenta un contributo di rilevanza strategica per la lotta contro la criminalità organizzata e per la promozione di una cultura della legalità e del riutilizzo sociale. Organizzato con l’obiettivo di mettere in luce le esperienze positive di gestione e recupero dei beni confiscati alle mafie, il Forum si propone dunque come un’occasione di incontro e confronto tra istituzioni, associazioni, cooperative, enti no profit e cittadini impegnati nella valorizzazione di queste risorse.

Durante il Forum, saranno esposti progetti, iniziative e storie di successo che testimoniano come i beni sottratti alle organizzazioni criminali possano essere trasformati in opportunità concrete e risorse preziose per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Attraverso un fitto programma di tavole rotonde, i partecipanti potranno approfondire le migliori pratiche di gestione e avviare nuove collaborazioni per potenziare l’impatto di queste iniziative.

La prima giornata di lavori vedrà un momento di confronto tra i referenti di alcune Cooperative presenti nel villaggio della legalità e studenti di scolaresche e università della Regione Campania. Nel pomeriggio, poi, spazio al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, che interverrà al Forum con il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia e il procuratore di Perugia Raffaele Cantone. Conclusioni invece affidate al presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca.

Sabato, 12 ottobre, in programma una tavola rotonda tra assessori regionali e sindaci. Parteciperanno anche il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi e il presidente di Anci Campania, Carlo Marino. A chiudere i lavori, l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.